PIU’ CHE ‘L DOLOR POTE’ ‘L DIGIUNO

STUDIO CLETO MUNARI
COMUNICATO STAMPA – INVITO
PIU’ CHE ‘L DOLOR POTE’ ‘L DIGIUNO
DUE PERSONALI NELLO STUDIO DI UN VISIONARIO
PROROGATA FINO AL 31 DICEMBRE !
LA MOSTRA MANUELA BEDESCHI – OPTIME OMNIA FIENT
MARCO CHIURATO – OFFERTA LIBERA
DOVE STUDIO CLETO MUNARI CONTRA’ CHINOTTO 3 – VICENZA
INAUGURAZIONE VENERDI’ 16 OTTOBRE DALLE ORE 17.30
CON UNA INTRODUZIONE DI MARIA LUCIA FERRAGUTI
DURATA VENERDI’ 16 OTTOBRE – SABATO 14 NOVEMBRE
ORARI MARTEDI’ SABATO 17 – 19 O SU APPUNTAMENTO AL 347 4122579
Il nucleo d’energia è lì, nel luogo fisico e mentale dell’atelier di Cleto Munari, dove abita la
bellezza; una bellezza che, nel diffondersi, palpita vitale tra mobili, argenti, oggetti e
gioielli sofisticati, dal nitido fascino. Qui attiva altri nuclei d’energia che si espande tra le
mostre personali di Manuela Bedeschi e di Marco Chiurato.
L’incipit bruciante della mostra sta nel celebre passo dantesco “PIU’ CHE ‘L DOLOR POTE’ ‘L
DIGIUNO…”, legato al sottotitolo “due personali nello studio di un visionario”.
Manuela Bedeschi riunisce le opere dell’esposizione nel motto latino Optime omnia fient che
appare sospeso nella luce neon verde al centro della nobile facciata del palazzo. Il detto
sapienziale scritto nel forte carattere lapidario ritrova una nuova attualità nell’ “andrà tutto
bene”, per associarsi allo slogan diffuso durante l’esperienza del lockdown per il
Coronavirus – 19, percepito come messaggio di speranza. L’opera risplende nell’oscurità
ed emana all’esterno sulla via una vitalità luminescente continua, che accoglie e diffonde
l’unità fra l’arte e la vita. Questa luminosità, intensa cromaticamente, entra nelle sale
interne e trova la sinergia con altre parole diffuse nell’atelier, altre opere neon dai concetti
luminosi. Capta tutta la loro vigoria il nome CLETO all’interno di un grande cuore rosso che
racchiude l’esistenza di Munari, opera in tubi neon presentata al Museo Civico vicentino di
Palazzo Chiericati.
È un segno dinamico legato a Bruno Munari che emerge sul vibrare di volti e firme sullo
sfondo: Bedeschi lo celebra con la sua presenza brillante, in stretto rapporto con i
protagonisti del designers e dell’architettura internazionale.
L’arte di Marco Chiurato si avvale di tutte le tecniche, pittura, scultura, video, installazioni e
questa mostra dal titolo “Offerta libera” accoglie il suo coraggio, la disponibilità alla parola
attraverso gli oggetti, il pensiero e la dimensione del suo sapersi muovere con macchinescultura, performance, transiti veloci da una situazione all’altra nelle stanze dell’atelier di
Cleto Munari. Imprevedibile e prensile per tutto ciò che riguarda l’attualità, lavora con
un’intenzionalità sottile, mirata a dare un senso attivo di coinvolgimento e di partecipazione.
Le tragedie sociali, i naufraghi dei barconi, i comportamenti collettivi, la violenza sulle
donne, Chiurato li evolve in arte attraverso l’intensa carica della libertà espressiva. Così il
gommone degli immigrati perde la forza di gravità per mutarsi in “Atollo 11” , un’astronave
carica di profughi destinata a nuove mete nello spazio. Quindi l’estrosa macchina-scultura
“Barca” diventa per i profughi una promessa di benessere e felicità con il suo dialogo fra
luci e il carico di oggetti-icone della nostra quotidianità. Ed ancora, fra le stanze, entra la
piccola reliquia della culla di Maurizio Cattelan donata a Chiurato per il suo bimbo Pablo,
che tra tessuti a righe verticali ed orizzontali, ancora una volta, conferma il passaggio alla
conoscenza, anche relativa e sottile, resa dal suo irrequieto animo d’artista.
Con preghiera di pubblicazione

MANUELA BEDESCHI

MARCO CHIURATO

CLETO MUNARI